La vittoria di Schlein è "troppo" schiacciante: ecco perché non è in grado di battere la destra
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Direttore: Alessandro Plateroti

La vittoria di Schlein è “troppo” schiacciante: ecco perché non è in grado di battere la destra

Elly Schlein

Il successo del Pd alle Regionali rafforza Schlein, ma svela un problema di coalizione nazionale con alleati divisi e instabili.

Il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, ha ottenuto un risultato straordinario alle elezioni regionali in Emilia Romagna e Umbria. Con oltre il 40% dei consensi nella rossa Emilia e oltre il 30% in Umbria, il Pd dimostra una forza elettorale che riporta alla memoria i fasti del passato. La candidata del Centrodestra in Emilia si è rivelata debole, facilitando la vittoria, mentre in Umbria un’ampia coalizione di liste civiche ha contribuito al successo.

Tuttavia, questa vittoria evidenzia una fragilità strutturale a livello nazionale. L’alleanza di Centrosinistra appare frammentata e incapace di replicare un modello coeso su scala più ampia. La difficoltà non sta solo nell’accordarsi su programmi condivisi, ma anche nei veti incrociati che caratterizzano i rapporti tra gli alleati.

Elly Schlein
Elly Schlein

Alleati divisi: un problema nazionale

Il caso della Liguria è emblematico: il Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, ha rifiutato di sostenere l’ex premier Andrea Orlando a causa di contrasti con Matteo Renzi. Questa divisione è costata al Centrosinistra una vittoria che sembrava a portata di mano.
Le divergenze non finiscono qui. Carlo Calenda e Matteo Renzi si oppongono a un’alleanza guidata dal Pd con dentro i 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra. Il loro obiettivo è ricreare una coalizione moderata in stile “Modello Draghi”, con un Pd più centrista e aperto ai Popolari.

D’altro canto, il Movimento 5 Stelle sta vivendo un momento critico. Con il congresso imminente, si moltiplicano le tensioni interne tra chi vorrebbe mantenere una linea anti-sistema e chi, come Conte, cerca di consolidare un’identità politica più moderata. Questo dualismo potrebbe portare a una scissione o alla decisione di correre da soli, indebolendo ulteriormente il campo progressista.

Un successo che rischia di isolare Schlein

Il paradosso di Schlein è evidente: un Pd così forte rischia di soffocare i suoi alleati, alimentando fratture anziché coesione. Senza una strategia per superare le divisioni, il successo regionale potrebbe trasformarsi in una trappola nazionale. Per competere con il Centrodestra, il Pd deve trovare un equilibrio che valorizzi gli alleati senza sopraffarli, pena l’impossibilità di costruire un’alternativa credibile al governo di Giorgia Meloni.

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ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2024 10:36

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